La parola del cliente è stata
"fatelo andare forte, che sia affidabile ma non voglio spendere
molto", la mia risposta: OBBEDISCO.
Ma è proprio in questi tipi di
motore che viene a galla la fantasia ed il piacere di rivangare
accorgimenti del passato per portare a termine con successo un
lavoro particolarmente divertente... e creativo! Mi sono ritornati
alla mente gli esperimenti di una volta, fine anni 90, quando non
mi potevo permettere un cilindro con la canna cromata ma ai Raid
avevo la necessità di avere un motore estremamente affidabile dalle
ottime prestazioni, soprattutto con elevata velocità di crocera. E
poi mi è ritornato in mente anche il Raid Vespaonline della Terra
del Fuoco da Buenos Aires a Usuhiaia del 2005, dove la Vespa più
potente del gruppo esente da qualsiasi problema in 8500 km , molti
di sterrato, era proprio un 200 in corsa 60. Il furbacchione rivelò
solo a fine Raid quale fosse il "barbatrucco"!
Ma vediamo in cosa consiste il
cilindro P200E originale: alesaggio 66 millimetri , quasi quattro
chili di ghisa dai travasi ridicoli alimentati tramite il pistone,
quest'ultimo massiccio con cielo bombato. Testa con quella
misteriosa scritta "U.S.A." dal rapporto di compressione tipico
delle motozappe (c'è chi dice che sono teste per il mercato
americano, altri dicono che quando le smonti poi completi la frase:
"U.S.A. e GETTA!!").
Questa è la
ricetta:
-Cilindro 200 Originale rettificato
e rifasato
-Testa originale ricalcolata
-Marmitta
Polini Original
-Carburatore 26 26
Pinasco con
filtro originale
-Frizione originale con anello di
rinforzo e molle
Pinasco
-Accensione originale Piaggio
Comprendendo anche la revisione dei
cuscinetti, se facciamo i conti la spesa complessiva si aggira a
500€ di parti.
La prova a banco, come sempre, è
un'emozione. Quando si accende, il motore rapisce sempre
l'attenzione dei presenti. E' una specie di celebrazione. Silenzo,
ora parla lui. E Lui borbotta sicuro, pieno e cupo come solo un 200
sa fare: TUM TUM TUM come se fosse un cuore che batte.
L'ottima bilanciatura dell'albero
Pinasco riduce di molto le tipiche vibrazioni, un Vespista
abiutuato al terremoto del 200 non riconoscerebbe questo motore.
Dopo il dovuto ciclo termico e la perfetta carburazione con sonda
lamda parte la bancata. I giri salgono allegramente, su su ...oltre
i 7500 giri! Senti come canta... che allungo! ma cosa sarà? un
polini? un
Malossi? Un
Pinasco? no! niente di tutto questo! è un
dannatissimo cilindro O-R-I-G-I-N-A-L-E!
Il responso arriva e ci lascia
piacevolmente stupiti. Eravamo convinti di stare sui 16 cv
utilizzando un carter originale con un anticipo fisso ed invece
siamo a 17.7, quasi due cavalli in più. La sperimentazione ed i
prodotti del 2017 hanno dato i loro frutti! In definitiva questo
motore trasforma la Vespa in un bolide da 120km/h, dalla velocità
di crocera sui 100km/h, ideale per l'autostrada.
La coppia bassa da 21nm permette
una guida elastica perfetta per le gite in montagna ed il turismo
anche da viaggio estremo. I consumi passano da 18 km a 24 km con un
litro e con quella coppia potrebbe tirare anche il pignone da 24
denti. L'affidabilità poi è proverbiale, la vita di un motore del
genere può essere di 100000 km cambiando solo i dischi frizione.
Più che un'elaborazione sembra quasi un'ottimizzazione, l'opera che
sprigiona i cavalli nascosti. Un minuto di silenzio per quei
Vespisti che hanno speso molto di più per avere anche di meno.
:-D
Alla prossima bancata! Luca
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