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Come pulire una marmitta Malossi per Vespa
Pubblicato il 06.03.2023La marmitta è una delle parti fondamentali sia per le auto che per le moto, e naturalmente anche quella della Vespa non fa eccezione. La sua importanza si riflette soprattutto sull’impatto ambientale, e lo dimostra il fatto che ogni marmitta che viene montata su un veicolo debba rispettare dei limiti normativi, divenuti più severi negli ultimi anni grazie alla sensibilizzazione che sta coinvolgendo il mondo dei motori. Pertanto, ogni dispositivo deve necessariamente rispondere a degli standard precisi che vengono imposti dalla legge, oltre a venire sottoposto regolarmente a controlli ed eventuali interventi di manutenzione in modo da assicurarsi che funzioni sempre alla perfezione.
Di seguito vedremo proprio una delle operazioni basilari che devono essere eseguite in modo cadenzato sulla marmitta Malossi: la pulizia.
Che cos’è la marmitta Malossi?
Iniziamo parlando della marmitta in senso generale e comprendendo meglio la sua funzione. Si tratta di una componente del sistema di scarico, del quale costituisce la parte fondamentale. Il suo ruolo specifico è quello di consentire ai gas prodotti dalla combustione del carburante per far funzionare il motore di fuoriuscire. Questi vengono prima raccolti all’interno di un tubo che, in un secondo momento, li espelle.
Tuttavia, la marmitta non svolge solo la funzione di un semplice tubo di scappamento, a differenza di quanto accadeva tempo fa. Da una parte, questo dispositivo serve anche ad attutire il rumore che viene prodotto dal lavoro del propulsore, ma dall’altra è essenziale anche per contenere il quantitativo di sostanze nocive emesse, con una conseguente riduzione significativa delle emissioni inquinanti. Oltre a implicare il rispetto di una legge che regola questo punto, si tratta quindi anche di prestare un occhio di riguardo per l’ambiente, limitando al massimo il danno che si può causare circolando con un mezzo a motore. Per questi due fondamentali motivi è importantissimo che la marmitta versi nelle condizioni ottimali a garantire il massimo dell’efficienza.
Nelle moto e nei motoveicoli di cilindrata minore, come ad esempio la Vespa, la marmitta Malossi ha anche, in certa misura, un valore estetico, dal momento che le eventuali cromature risulteranno decisamente più evidenti rispetto a quanto avviene nelle auto. Questo rappresenta un ulteriore motivo per eseguire una manutenzione meticolosa. Inoltre, a esclusione dei modelli più moderni, il motore della Vespa è generalmente a due tempi, il che implica una maggiore influenza della marmitta sulle prestazioni. Ecco perché la sua corretta manutenzione risulta in special modo essenziale, e la pulizia deve riguardare sia la parte esterna che quella interna.
Come pulire una marmitta Malossi: cosa occorre
Ovviamente, per un lavoro eseguito a regola d’arte, è necessario in primo luogo procurarsi gli strumenti più adatti e i materiali giusti.
Dunque, oltre agli immancabili guanti che impediscono alla pelle di entrare in contatto con sostanze potenzialmente corrosive e irritanti, bisogna sempre indossare anche la mascherina per proteggersi dalla polvere che scaturirà in modo da non inalarla, e degli occhiali protettivi che scongiureranno arrossamenti e bruciori. Inoltre, saranno necessarie le apposite chiavi e bussole per lo smontaggio, della carta vetrata, della pasta abrasiva, della soda caustica e, infine, del lucidante. Si tratta di pochi ed elementari strumenti che, tuttavia, garantiranno un risultato ottimale e saranno sufficienti per pulire in profondità la marmitta Malossi e riportarla al suo originario splendore.
Come pulire la marmitta Malossi passaggio per passaggio: la pulizia esterna
Ecco ora nel dettaglio come pulire una marmitta Malossi, o di qualsiasi altro marchio sia montata sulla Vespa. Per effettuare un lavoro più meticoloso, e soprattutto in condizioni più comode, il primo passaggio è quello di smontarla. Questa operazione deve essere eseguita obbligatoriamente a motore freddo, in modo da non rischiare di incappare in ustioni o scottature. Quando la marmitta sarà stata smontata, si potrà procedere con la pulizia esterna, utilizzando la carta vetrata per carteggiarne tutta la superficie. Nell’effettuare questo step, occorre essere moderati e non esagerare né con la pressione né con un numero eccessivo di passaggi. Una volta fatto questo, si può stendere uno strato di pasta abrasiva per rimuovere tutte le impurità. Infine, una mano di lucido trasparente aiuterà a proteggere il metallo dagli attacchi dell’umidità e a prevenire la ruggine. In questo modo la marmitta sarà pulita e brillante.
La pulizia interna
Ora si può passare alla zona interna, che rappresenta un’operazione più complessa rispetto a quella vista in precedenza, ma è ancora più fondamentale per il corretto funzionamento del sistema di scarico al massimo della sua efficienza. Una marmitta ben mantenuta internamente, infatti, sarà in grado di eliminare più facilmente i detriti e i residui lasciati dal passaggio dei gas di scarico e del carburante ormai bruciato. Ci sono due principali tecniche che si possono seguire.
La prima consiste nell’accensione di un piccolo falò a base di legna secca, che andrà quindi a formare una brace. Sembra controintuitivo, ma questo tipo di operazione consiste nel legare accuratamente la marmitta con dei fili di ferro e posarla sopra di essa fino a che non inizierà a uscire del fumo nero. Anche se parrà strano, questo segnale indica che sta avvenendo l’eliminazione dei prodotti di scarto che si sono accumulati nel corso del tempo.
La seconda soluzione che si può adottare per pulire l’interno della marmitta coinvolge la soda caustica, detta anche idrossido di sodio. Questa sostanza non intacca i metalli, quindi è l’ideale per detergerli da tutti i residui organici, che verranno sciolti nel giro di pochissimo tempo. Per iniziare, bisogna sigillare tutti i fori che si trovano in corrispondenza delle estremità del corpo della marmitta, in modo da evitare che la sostanza che verrà utilizzata sprigioni dei vapori: la soda caustica, infatti, andrà inserita all’interno della marmitta Malossi insieme a dell’acqua, con la quale innescherà una reazione.
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