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Vespa Et3, la storia
Pubblicato il 06.08.2021Quando è nata la Vespa Et3 e quale è la sua storia? Era l'ormai lontano 1976 quando la Vespa 125 Et3 fece capolino per affiancare la Vespa 125 Primavera. Questo modello di Vespa Piaggio entrò subito nei cuori degli appassionati e contribuì notevolmente alla diffusione del mito e al successo dell'azienda.
Agile, potente e con una estetica accattivante, la Vespa Et3 restò in produzione fino al 1984 e i suoi modelli andarono a ruba. Furono le dimensioni ridotte, simili a quelle della Vespa 50, altro modello di grande successo, a permettere un'elevata manovrabilità, e a renderla uno dei modelli più desiderati soprattutto dai giovani negli anni Settanta. Altri particolari, invece, come i fregi sul parafango anteriore e sui cofani laterali, la resero simile alla 200 Rally stringendo l'occhio agli amanti delle sportive e permettendole di aumentare il suo fascino verso le diverse tipologie di pubblico.
Oltre a questo per soddisfare una fetta sempre più ampia di clientela fu prodotta in diverse colorazioni. La si poteva trovare di colore Blu jeans fino al 1977, mentre, fino all'anno successivo, era in commercio anche di color Blu marine. Oltre al grigio chiaro di luna, il colore standard del modello, la si poteva acquistare fino al 1980 anche in rosso arancio o azzurro metallizzato.
Agile, potente e con una estetica accattivante, la Vespa Et3 restò in produzione fino al 1984 e i suoi modelli andarono a ruba. Furono le dimensioni ridotte, simili a quelle della Vespa 50, altro modello di grande successo, a permettere un'elevata manovrabilità, e a renderla uno dei modelli più desiderati soprattutto dai giovani negli anni Settanta. Altri particolari, invece, come i fregi sul parafango anteriore e sui cofani laterali, la resero simile alla 200 Rally stringendo l'occhio agli amanti delle sportive e permettendole di aumentare il suo fascino verso le diverse tipologie di pubblico.
Oltre a questo per soddisfare una fetta sempre più ampia di clientela fu prodotta in diverse colorazioni. La si poteva trovare di colore Blu jeans fino al 1977, mentre, fino all'anno successivo, era in commercio anche di color Blu marine. Oltre al grigio chiaro di luna, il colore standard del modello, la si poteva acquistare fino al 1980 anche in rosso arancio o azzurro metallizzato.
Vespa 125 Primavera vs Vespa 125 Et3
Cosa hanno in comune e in cosa si differenziano la Vespa Primavera e la ET3?A renderle molto diverse sotto l'aspetto tecnico è la presenza di una nuova accensione elettronica gestita da centralina Ducati, non più a puntine platinate. Si tratta di una vera rivoluzione per il mondo della Vespa, un cambiamento che strizza l'occhio alla modernità, ma che asseconda anche chi voleva un mezzo che potesse essere più sicuro e che potesse compiere tragitti sempre più lunghi ad una velocità sostenuta. Come? La nuova accessione elettronica e la centralina firmata Ducati garantiscono un pronto avviamento del motore in qualsiasi tipo di condizione, ma soprattutto gli permettono di "girare" agli alti regimi con maggiore regolarità andando a migliorare di gran lunga le prestazioni.
Altra differenza fra i due modelli? La Et3, come annuncia il suo stesso nome che all'interno contiene le lettere ET che stanno per Elettronica 3 travasi, presenta tre travasi nel cilindro anziché due e consente di raggiungere una velocità di punta di 98 km/h.
Per finire la Vespa Et3 possiede:
una marmitta "a siluro" simile a quella già montata sulla 90SS con un silenziatore che può essere smontato,
una sella più accogliente,
alcuni particolari verniciati grigio scuro opaco
adesivi laterali con la scritta "Electronic"
Il contesto storico e il successo della Vespa Primavera
La Vespa Primavera ottenne un notevole successo, ma la Et3 fu sicuramente il modello più amato. La linea Primavera rappresentò per la Vespa Piaggio l'inizio di una vera e propria rivoluzione nel mondo degli scooter e divenne protagonista delle contestazioni giovanili durante gli anni di piombo.Il momento storico in cui la Vespa Primavera si affacciò sul mercato era molto particolare. Dalle proteste dei sessantottini agli anni di piombo. In un determinato periodo anche la Vespa divenne un vero e proprio status symbol motivo, però, di contestazioni. C'era chi diceva che la Primavera appartenesse a una determinata corrente politica, mentre i modelli più vecchi ad un'altra.
Nonostante ciò un'intera generazione iniziò a muoversi proprio con lei e ad amare il mondo delle due ruote dopo aver percorso chilometri e chilometri, ma soprattutto dopo aver fatto moltissime esperienze.
L'amore per i modelli di Vespa Primavera e soprattutto per gli esemplari di Et3 non è mai cessato. Oggigiorno i collezionisti paiono disposti a fare pazzie pur di averne un esemplare nel proprio garage.
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